martedì 21 ottobre 2014

storia del iMac

                                                                          Mac


Macintosh 128k1/8 Il primo Macintosh, venduto dal 1984 al 1986. Nonostante tutti i suoi limiti (poca RAM, poca memoria di archiviazione, prezzo relativamente alto) è stato un prodotto pionieristico, con cui Apple ha mostrato quale era la direzione in cui si doveva muovere il personal computer. Credits: courtesy of Apple







iMac
2/8 L'iMac: il Macintosh tutto in uno ripensato per l'era di Internet da Steve Jobs, tornato da poco in Apple, con la collaborazione del nuovo responsabile del design aziendale: Jonathan Ive. Gli anni successivi sarebbero stati un florilegio di Macintosh desktop e portatili coloratissimi, che hanno svecchiato il design del PC (e non solo quelli). Credits: courtesy of Apple





iMac G43/8 Basato sul processore G4 e con uno schermo LCD posto in cima a un braccio metallico snodabile. È l'iMac di seconda generazione, ispirato dal girasole, ma soprannominato "iLamp" (iLampada): potente, bello da guardare e comodo da usare: uno dei (tanti) capolavori di design Apple dell'era Ive. Credits: courtesy of Apple






Power Mac G4 Cube4/8 Un piccolissimo, elegantissimo e silenziosissimo "supercomputer", racchiuso in un involucro cubico di acrilico trasparente di venti centimetri per lato, raffreddato a aria (niente ventole, grazie). Il G4 Cube era un progetto molto caro a Jobs, che si rivelò un flop a causa della poca espandibilità, del prezzo alto e di difetti estetici nella produzione. Credits: courtesy of Apple






Pippin



5/8 Alla fine del 1994 una Apple in crescente difficoltà decise di dare in licenza la tecnologia Macintosh. Sulla base di questa venne realizzata anche una console per giochi e per titoli multimediali, chiamata Pippin . Fu un buco nell'acqua, che totalizzò vendite inferiori alle 50000 unità prima di venir ritirata dal mercato. Credits: Evan Amos










6/8 Dopo essersi affidata ad Adrian Lyne per il Lisa, Apple incaricò Ridley Scott di lanciare il Macintosh. Ispirandosi al libro "1984" di George Orwell, il regista britannico realizzò un capolavoro visionario , che vinse svariati premi ed ebbe un'eco notevole anche se all'epoca venne trasmesso in televisione solo una volta. Credits: courtesy of Apple













7/8 Più che una pubblicità un motto. "Think Different" è parte della lunga e scaltra opera con cui Steve Jobs, a partire dalla fine degli anni '90, ha ricostruito il prestigio del marchio di Apple, cercando di comunicare lo spirito indomito dietro a prodotti "ribelli" come il Macintosh. Credits: courtesy of Apple















8/8 Un "PC" e un Mac. Un goffo e sfortunato signore di mezz'età (John Hodgman) e uno spigliato ed agile ragazzotto (Justin Long). Così, con una serie di scenette, Apple ha personificato l'informatica e ironizzato (a suo favore) sulle numerose, piccole differenze che intercorrono tra i propri computer e quelli che hanno la sfortuna di usare Microsoft Windows.

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